martedì 21 ottobre 2014

Le interpreti svedesi e le canzoni italiane degli anni '60 - Terza Parte



MONICA ZETTERLUND





Eva Monica Nilsson (Hagfors, 20 Settembre 1937 - Stockholm, 12 Maggio 2005),  artisticamente conosciuta come Monica Zetterlund, è stata una famosa cantante e attrice svedese. Viene ricordata, soprattutto, per la sua innata bravura per canzoni appartenti al repertorio classico del jazz statunitense che imparò ascoltandoli  alla radio e grazie all'ascolto dei dischi, pur non conoscendo l'inglese e, di conseguenza, il significato dei testi che interpretava.
Anche per questa ragione incise alcuni di questi pezzi con testi in svedese, fra i quali "Sakta Vi gå genom Stan"("Walking my Baby back Home"), un vero e proprio tributo a Stoccolma, "Gröna små Applän"("Little green Apples"), "Stick Iväg, Jack" ("Hit the Road, Jack"), "Monicas Vals" ("Waltz for Debby"). Uno dei suoi ultimi lavori è una cover di Sting, "Moon over Bourbon Street" intitolata "Måne över Stureplan".
Nel suo repertorio canzoni di Louis Armstrong, Quincy Jones, Stan Getz, Bill Evans, Steve Kuhn, ma anche canzoni di artisti scandinavi come Georg Riedel, Egil Johansen, Arne Domnerus, Svend Asmussen e Jan Johansen.
Nel 1964 incide quello che per molti è il suo album migliore "Waltz for Debby" assieme a Bill Evans, che la stessa Zetterlund giudicò come la punta di diamante della sua discografia.
Un anno prima, nel 1963, aveva rappresentato la Svezia all'Euro Song Contest, che quell'anno si teneva a Londra, arrivando ultima con il pezzo "En Gång i Stockholm", decisamente poco adatto a quel genere di manifestazione, che le fece guadagnare lo spiacevole primato di totalizzare a zero punti nella classifica finale. Per Monica e l'intera Svezia è una sorta di tragedia nazionale data l'importanza che ha questa manifestazione per gli svedesi.



La disperazione di Monica
Il dramma di Monica Zetterlund dopo l'ultimo posto
all'Euro Song Contest del 1963


Oltre alla sua carriera di cantante, Monica Zetterlund vanta una buona carriera cinematografica, iniziata grazie alla collaborazione con il duo comico Hasse & Tage. Ottime le sue interpretazioni nei film "Att angöra en brygga", "Äppelkriget" e, soprattutto, "Utvandrarna" di Jan Troell che oltre a Monica, annoverava nel cast Liv Ullmann e Max Von Sydow. Per questa interpretazione Monica Zetterlund ottenne un Guldbagge Award come migliore attrice non protagonista. In totale, girò oltre 20 film, alcuni anche per la televisione.
Sofferente per una grave forma di scoliosi si ritirò dalle scene nel 1999 dopo che, nel 1997, aveva tenuto la sua ultima e lunga tourné. La sua ultima esibizione in Svezia fu al Festival di Hultsfred, normalmente riservato a pop e rock band, ma che aveva spalancato le porte a Monica Zetterlund considerata una sorta di amata icona per le giovani band partecipanti.
Costretta dalla scoliosi su una sedia a rotelle, Monica Zetterlund perse la vita nel suo appartamento di Stoccolma a causa di un incendio accidentale.
Per quanto riguarda il suo repertorio musicale, troviamo una cover di un pezzo di Bruno Martino, "Estate" intitolata "I Morron".




Bruno Martino, "Estate"
"I Morron", cover di Estate di Bruno Martino















LENA ERICSSON




Nata a Stoccolma l'11 Novembre 1952 inizia la sua carriera di cantante dopo aver studiato alla Adolf Fredriks Musikskola di Stoccolma. Dopo aver lavorato nella rivista musicale "Hasse & Tage", "Svea Hund på Göta Lejon" e nella commedia "Charleys Tant", nel 1979 parte partecipa alla tournè mondiale degli ABBA in qualità di corista. Per due volte ha ben figurato al Melodifestivalen, piazzandosi al terzo posto nel 1974 con la canzone "En Enda Jord" e arrivando seconda nel 1982 con il pezzo "Någonting Har Hänt".
La sua voce è servita per doppiare alcuni film della Disney e anche i cartoni animati delle Superchicche e Ed, Edd & Eddy.
Nel 1969 incide un 45 giri con la cover svedese de "La Pioggia" di Gigliola Cinquetti, intitolata "Se Solen" già incisa da Berith Anserud (vedi il post "Le interpreti svedesi e le canzoni italiane degli anni '60 - Parte Prima" di questo Blog).




Gigliola Cinquetti "La Pioggia"
"Se Solen" (La Pioggia)














TOWA CARSON





Birgit Rose-Marie Anlert Carlsson (Eskilstuna, 31 Marzo 1936), artisticamente conosciuta con il nome di Towa Carson, debuttò a 18 anni dopo aver vinto un concorso per dilettanti indetto dal Bildjournalen. Il suo scopritore, Seymour Österwall leader di una popolare orchestra, fu anche l'ideatore del suo nome d'arte, che fu volutamente "americanizzato" da Carlsson in Carson. Subito popolare, durante gli anni '50, Towa Carson cominciò a mietere successi verso la fine del decennio, con canzoni come "På en öde ö i havet" (1957) e "Tammy" (1958). Ma furono gli anni '60 a renderla una stella di prima grandezza nel panorama musicale svedese, con successi che furono campioni di vendite come "De Tre Klockorna", "Sista Dansen" e "Personality".Complessivamente ebbe, nelle classifiche svedesi, la bellezza di 25 canzoni, fra le quali "Alla har glömt" e la versione svedese di "Save the Last Dance for Me" intitolata "Spara Sista Dansen". Altri successi vennero grazie alla collaborazione artistica con un altro mostro sacro della canzone svedese, Lars Lönndhal con il quale duettò incidendo molte canzoni di successo. Di carattere abbastanza schivo, al culmine della sua popolarità, rifiutò di trasferirsi in Germania e negli Stati Uniti arrivando, persino, di vivere a Stoccolma pur di rimanere nella sua Eskilstuna, città dove continua a risiedere tuttora. Dagli anni '70 in poi ha diradato progressivamente le sue apparizioni in pubblico anche se, sporadicamente, ha fatto la sua ricomparsa sulle scene, come il 27 Luglio del 2004 allorchè si esibì nella manifestazione Allsång på Skansen.
Towa Carson vanta la partecipazione al Melodifestivalen del 1967, do ve si esibì con due canzoni : "Alla Har Glömt" e "Vem Frågar Vinden" che finirono, rispettivamente, al quarto e quinto posto. "Alla Har Glömt" fu riproposta da Towa Carson, in qualitä di ospite, nell'edizione 2010 del Melodifestivalen.
Towa Carson vanta un terzo posto anche nell'Euro Song Contest del 1968, con la canzone "Du Vet Var Jag Finns". A distanza di molti anni, nel 2004, Towa Carson, Siw Malmkvist e Ann-Louise Hanson formarono un inedito trio che prese parte al Melodifestivalen di quell'anno con il pezzo "C'est la Vie" arrivando sino alla finalissima dove però, si classificarono all'ultimo posto.


Siw Malmkvist, Ann-Louise Hanson e Towa Carson

Sposata a Bengt Anlert, calciatore assieme al suo gemello Björn dell'AIK, vive nel piccolo villaggio di Kullersta, appena fuori Eskilstuna.
Nella sua corposa produzione troviamo un discreto numero di cover Italiane, distribuite fra gli anni '50 e '60. Mettendo da parte quelle relative al decennio '50 - '59, che verranno trattate in un apposito post, fra le cover degli anni '60 troviamo "Mitt Hjärta Sång", ovvero "Il Nostro Concerto" di Umberto Bindi. La canzone fa parte di un EP (supporto molto apprezzato dagli artisti dell'epoca) pubblicato nel 1960. Sempre del '60 è l'incisione di "Tintarella di Luna" brano che Mina aveva portato al successo sul finire del 1959 (il 45 giri fu pubblicato nel settembre 1959, mentre l'album che conteneva il pezzo è degli inizi del 1960).
Curiosamente, bisognerà aspettare il fine decennio, nel 1969, per un'altra cover italiana. Dori Ghezzi aveva riscosso un enorme successo con un brano della tradizione russa, "Katjuša" di Matvei Blanter sulla cui musica, Giancarlo Guardabassi e Danilo Alberto Ciotti, ci scrissero un testo che avrebbero intitolato "Casatschok". Fu un incredibile successo che varcò i confini nazionali e contagiò mezza Europa, Svezia inclusa. Fu proprio Towa Carson a interpretarne la cover svedese che mantenne il titolo originale.


Umberto Bindi (Il Nostro Concerto)



"Mitt Hjärta Sång" (Il Nostro Concerto)



















Towa Carson "Tintarella di Luna"
Mina "Tintarella di Luna"


















Towa carson "Casatschok"
Dori Ghezzi "Casatschok"















LILY BERGLUND






Lilly Linnea Berglund Wilhelmsson (Kvarnsveden, 21 Luglio 1928 - Stockholm, 15 Agosto 2010) debuttò a soli 11 anni in uno spettacolo per il capodanno che si teneva a Kvarsveden, la sua città.
Nel 1943, dopo aver vinto un concorso per cantanti jazz a Borlänge, entrò a far parte della Union-orchestern come vocalista. Nel 1950 si trasferì a Stoccolma dove si esibì ripetutamente in molti parchi cittadini. Il suo debutto discografico avvenne un anno dopo, nel 1951, con un disco intitolato "Lite Solsken Solsken". Fra il 1950 e il 1953 è la vocalista dell'orchestra di Emil Iwring e, successivamente, di Thore Ehrling. Gli anni '50 la vedono stella di prima grandezza nel panorama musicale svedese, al pari di Alice Babs e Thory Bernhards. Molti i suoi successi discografici, fra questi "Valpen i fönstret"(1953), "Vaya con dios" (1953), "Uppå källarbacken (American Patrol)" (1954),"Vildrosen" (1954), "Lycko-Per" (1956), "Jorden runt" (1957-58), "Kärlek, nål och tråd" (1957) och "Bär du solsken i ditt sinne" (1957). Il suo più grande successo rimane "Vita syrener" (1957-58), che raggiunse le 70.000 copie risultando il disco più venduto della primavera- estate del 1958. Contemporaneamente partecipò a un programma radiofonico molto seguito chiamato Räfrangen, esibendosi al fianco di Per Lindqvist, con il quale incise alcuni EP e album di buon successo. Positiva anche la collaborazione con il grande Sven-Olof Sandberg con il quale incise un classico norvegese, "Som Kom Våren till Tarina" sfiorando l'entrata nella Top Ten  svedese. La sua versione in svedese della hit di Kathy Linden "Goodbye Jimmy Goodbye" fu, fra le tante che furono realizzate, quella che vendette di più e che meglio si piazzò in classifica.
Le sue partecipazioni al Melodifestivalen sono state numerose : "Spela på regnbågen", (1961 - 2° posto),"Stockholm", (1961), "Sagans underbara värld", (1962). Nel 1963 interpreta due canzoni "Rosen och vinden" e "Sen i går är vi kära" ma, entrambe non si classificarono. Nel 1962 si era esibita con  "Sol och vår" ma il pezzo, successivamente, venne portato al successo da Inger Berggren.
Nel 1962, quando partì ufficialmente la Svensktoppen, Lily entrò a farne parte con un successo italiano di Tony Renis, la celeberrima "Quando Quando Quando" che raggiunse un ottimo 5°posto.
Nel 1980 a sorpresa si riaffacciò sulle scene canore pubblicando un album ben accolto da critica e pubblico intitolato "Jag Har en Liten Melodì" contenente i suoi più grandi successi ma anche inediti e canzoni poco conosciute. In tutta la sua carriera Lily Berglund incise oltre 550 canzoni. Morì a Stoccolma all'età di 82 anni.




Lily Berglund "Quando Quando Quando"
Lily Berglund - Un'altra copertina di
 "Quando Quando Quando"

Tony Renis "Quando Quando Quando"




SIW MALMKVIST






Siv Gunnel Margareta Malmkvist (Landskrona, 31 Dicembre 1936), detta anche "Siwan", cresciuta nella sua città comincia a cantare da giovanissima con varie orchestre della sua regione, la Scania (Skåne) fino a quando, nel 1955, riesce a vincere la semifinale di un concorso canoro che le permise di presentarsi alla finalissima di Stoccolma. E' il punto di svolta, non solo della sua carriera, ma della sua vita. Vince la finalissima che, oltre a un orologio avuto in premio, gli frutta l'incisone del suo primo disco "Tweedle Dee". Nel 1959 è in tv come valletta dello show di Lennart Hyland e, nel 1960, rafforza la sua popolarità con la vittoria al Melodifestivalen con la canzone "Augustin" che, però, non le permise di rappresentare la Svezia all'Euro Song Contest dello stesso anno, a Cannes, dove era stato stabilito precedentemente che, a rappresentare la Svezia, sarebbe stata Brita Borg.
Siwan si rifece con le vendite del disco, oltre 60.000 copie vendute e quarto posto nella Svenskstoppen. Ma l'appuntamento con l'Euro Song Contest è rinviato solo di un anno. Nel 1960, infatti, rappresenta il suo paese, nella serata di Londra, con la stessa canzone che aveva permesso a Inger Berggren e Östen Warnerbring di vincere il Melodifestivalen, intitolata "Alla andra får varann", piazzandosi al 10° posto.
Divenuta popolarissima nella vecchia Germania Ovest, iniziò a incidere molti dischi anche in tedesco fra cui  "Die Liebe ist ein Spiel Seltsames", inciso sotto lo pseudonimo Die Jolly Sisters. la canzone era, in realtà, un pezzo di Conny Francis, "Everybody's Somebody's Fool". La cantante italo/americana intraprese una battaglia legale che, di fatto, le diede ragione sulla questione dei diritti d'autore, sia per quanto riguarda la versione inglese che quella tedesca. Tuttavia Siw riuscì a spuntarla per una versione con un titolo diverso "Thin Slices" con la quale riscosse un enorme successo in Svezia, con oltre 90.000 copie vendute e sette settimane in cima alle classifiche svedesi, successo bissato con  "Läs inte brevet jag skrev dej", 80.000 copie vendute e primo posto in classifica.
Il suo successo in Germania Ovest divenne inarrestabile e, alla sua prima partecipazione allo Schlager-Festspiele di Baden-Baden, nel 1962 con il pezzo "Die Wege der Liebe", riuscì a conquistare la seconda piazza. La vittoria non gli sfugge due anni dopo, nel 1964, quando vince trionfalmente con la canzone "Liebeskummer lohnt sich nicht", disco che vende oltre un milione di copie raggiungendo il primo posto nelle classifiche tedesche per ben 10 settimane. Siw ne fa anche una versione in svedese intitolata "Kärleksgrubbel". Nel 1968 bissa il successo con "Harlekin"e ciò le consente di partecipare all'Euro Song Contest in rappresentanza della Germania Ovest nella finale di Madrid,  con la canzone "Prima Ballerina" che, per uno strano scherzo del destino, si piazza al nono posto a ex-equo con lo svedese Tommy Körberg. Ancora oggi Siw Malmkvist è l'artista straniera più popolare in Germania. La sua carriera artistica non si limita alla canzone. In Danimarca, nel 1960, aveva riscosso un grande successo recitando nel film "Förälskad i Köpenhamn" (1960). Nel 1963, dopo essersi trasferita per alcuni anni in Finlandia assieme alla figlia e al marito Lasse Mårtenson, incide alcuni dischi in Finlandese e, contemporaneamente, continua sempre più a cimentarsi nella recitazione in alcuni musical teatrali : "Irma la Douce" nel 1963, "Kar de Mumma" nel 1972, "Hej på dej, gamla primadonna" nel 1976. Nel 1980 è protagonista di una indimenticabile rappresentazione di
Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren al teatro Folkan di Stoccolma. 
Siw Malmkvist a teatro nei panni di Pippi

Di grande spessore la recitazione nel ruolo di Luisa nel musical "Nine" (ispirato a "8 e 1/2" di Federico Fellini). Negli anni '90 si esibisce assieme a Lil-Babs e Wenche Myre in varie occasioni e il successo è grande. Nel 2004 torna a partecipare al Melodifestivalen assieme a Towa Carson e Ann-Louise Hanson arrivando sino alla finale al Globen di Stoccolma.
In una discografia davvero corposa, non potevano mancare le canzoni italiane che, esclusa qualche incisione degli anni '50 e '70, si concentrano per la maggior parte nel decennio 1960-1969.

La prima cover italiana è un pezzo scritto e interpretato da Marino Marini e la sua Band intitolato "Tel Aviv". Il pezzo ebbe molte cover all'estero fra le quali quella in tedesco di Siw Malmkvist con il titolo "1999 Hast Du Sicher Zeit".



Siw Malmkvist "1999 Hast Du Sicher Zeit"
Marino Marini "Tel Aviv"




Nel 1964 Siw inizià una collaborazione con Umberto Marcato che, dopo un esperienza con la sua band in Germania, si era trasferito in Svezia dopo una tourné a Stoccolma finendo per diventare uno dei cantanti stranieri più apprezzati e amati. Insieme incisero una canzone che era stata presentata a Sanremo nel 1964; si trattava di "Sole Sole" interpretata da una delle tante meteore che hanno calcato le scene sanremesi, Laura Villa. Il pezzo, in Italia, non fu apprezzato abbastanza, ma Umberto Marcato intuì le potenzialità del pezzo e proprio assieme a Siw Malmkvist i due incisero una versione in taliano/svedese (Solsken Solsken), una versione in italiano/tedesco (Sole Sole Sole) e anche una versione in italiano/inglese (Sole Sole Sole), che ottenne un grande successo, finendo, addirittura, nelle classifiche di vendita americane, tanto da essere cantata anche dalla grande Sarah Vaughan.





La versione svedese "Solsken Solsken"
La versione tedesca di "Sole Sole Sole"






Laura Villa "Sole Sole"

Ancora in coppia i due incisero un altro brano di Sanremo 1964, "Sabato Sera" di Bruno Filippini che, in Italia, aveva avuto un buon successo, al contrario di "Sole Sole" ma, per quelle strane leggi legate al gusto individuale, all'estero non ottenne lo stesso successo. Anche di questo pezzo Siw e Umberto incisero una versione in italiano, una in svedese (Jag längtar till på Lördag) e una in tedesco (Aber am Sanstag), mentre non ho trovato traccia di una fantomatica versione in lingua inglese.


Malmkvist/Marcato "Sabato Sera"
versione italiana
Siw Malmkvist "Solsken Solsken"


Malmkvist/Marcato "Aber am Samtag"
versione tedesca di "Sabato Sera"

Malmkvist/Marcato
"Sole Sole" e "Sabato Sera"

















Bruno Filippini "Sabato Sera"


Bruno Filippini - EP con "Sabato Sera"















Sempre nel 1964 John Foster, nome d'arte del palermitano Paolo Occhipinti, ottenne un grande successo con la canzone "Amore Scusami" tanto da essere interpretata da altri cantanti italiani : Gian Costello, Jula de Palma, Dalida, Rosanna Fratello, Rita Pavone e Annarita Spinaci. Ben presto il successo varca i confini nazionali e diventa un "evergreen" tradotto in altre lingue, compreso lo svedese e Siw Malmkvist ne fu l'interprete in un'incisione del 1965.


Siw Malmkvist "Amore Scusami"
Siw Malmkvist - copertina alternativa
di "Amore Scusami"

















John Foster (Paolo Occhipinti)
"Amore Scusami"


Bisognerà aspettare il 1969 per altre due cover italiane. Nel 1967 Adriano Celentano assieme a sua moglie, Claudia Mori, fece cantare l'Italia intera con il pezzo "La Coppia Più Bella del Mondo", una canzone che non può certo definirsi un capolavoro, uno di quei testi un pò "ruffiani" del molleggiato che avevano una facile presa sul pubblico. Ad ogni modo fu un bel successo che venne cantata in svedese da due coppie improvvisate : Sylvia Vrethammar- Tommy Körberg (vedi il post di questo Blog "Le suggestioni italiane di Sylvia Vrethammar . Luglio 2014) e da Siw Malmkvist e Svante Thuresson, con il titolo fedelmente tradotto dall'italiano in "Vackraste Paret I Världen".


"La Coppia più bella del Mondo" in svedese
Siw Malmkvist & Svante Thuresson




Adriano Celentano "La Coppia più bella del Mondo"
Un'altra copertina del disco



Quelli della mia generazione ricordano benissimo la sigla di Canzonissima 1968, una canzone che immediatamente entrò nella testa e nel cuore degli italiani, "Zum Zum Zum", interpretata da Sylvie Vartan e da Mina. Siw Malmkvist ne incise due versioni, una in svedese e l'altra in tedesco. Una curiosità : questa canzone ispirò un film, uno dei famosi "musicarelli" italiani degli anni '60 con Little Tony e Orietta Berti, intitolato proprio "Zum Zum Zum".


Siw Malmkvist "Zum Zum Zum"
Siw Malmkvist "Zum Zum Zum" con
copertina differente
Ancora una copertina per "Zum Zum Zum"







MIna "Zum Zum Zum"
Sylvie Vartan "Zum Zum Zum"



La locandina del Film "Zum Zum Zum"
con Little Tony e Orietta Berti

VIDEO


Monica Zetterlund "I Morron" (Estate)




Siw Malmkvist - Umberto Marcato
"Sole Sole Sole" versione italiana




Siw Malmkvist - Umberto Marcato
"Sole Sole Sole" versione italiano/tedesco





Siw Malmkvist "Amore Scusami"




 FINE DELLA TERZA PARTE - Continua

mercoledì 1 ottobre 2014

Le interpreti svedesi e le canzoni italiane degli anni '60 - Seconda parte

Ewa Roos




Ewa Maria Roos Sevenheim (Borås, 12 Giugno 1949), iniziò la sua carriera di cantante da bambina e, a soli 13 anni, vinse un talent show radiofonico all’interno del programma Landet Runt, dove fu notata dal maestro Bosse Lidén che la scritturò, come vocalista, nella sua orchestra.  A causa della sua giovane età fu necessario ottenere per lei, uno speciale permesso per poter cantare durante le serate.  Sempre a 13 anni incise il suo primo disco, un EP intitolato “Polly”. Nel 1963 vinse un grande concorso indetto dal Bildjournalen che le permise di rappresentare la Svezia All’Euro Song Contest per ragazzi, manifestazione che, quell’anno, si tenne in Italia,  a Riccione. Ewa si esibì con il pezzo “I Valet och Kvalet” scritta per lei da Owe Thornkvist.
Ma l’anno della sua definitiva consacrazione fu il 1968, quando raggiunse il quarto posto nella Svensktoppen con la canzone “Tre Små Ord och Jag Förlåter”. Ma fu la cover di una canzone spagnola, “La Felicidad” (tradotta in italiano e incisa anche da Iva Zanicchi, “La Felicità”) a darle un grande successo il cui titolo in svedese era “Vilken Härlig Dag”.


Le cover italiane sono due, entrambe del 1969 e sono, rispettivamente “Vår Kärlek Är en Gunga” ovvero “L’Altalena” di Orietta Berti e”Toppen Toppen Toppen”, cover di “Baci Baci Baci” scritta dal maestro Franco Bracardi, con la collaborazione di Sergio Bardotti e cantata da Wilma Goich.







"Vår Kärlek Är En Gunga"
(L'Altalena)
Orietta Berti - "L'Altalena"











"Toppen, Toppen, Toppen"
(Baci Baci Baci)


Wilma Goich - "Baci Baci Baci"





Gitte Hænning 





Nata a Århus, in Danimarca, il 29 Giugno 1946,  ma svedese di adozione (si trasferì in Svezia nel 1958),  Gitte Hænning  è una cantante e attrice che, negli anni '50, veniva considerata una sorta di bambina prodigio. Nonostante la sua giovane età, la sua popolarità era davvero grande in molti paesi del nord Europa e incise numerosi successi cantando in danese, svedese, tedesco, inglese e persino in italiano dove però il successo rimase piuttosto contenuto. Conosciuta semplicemente come Gitte incise, nel nostro paese, due 45 giri per l'etichetta EMI, "Amo Johnny/Parla" e "La Mela/Il Ricordo", entrambi molto rari e ricercati dai collezionisti.




Il primo 45 in italiano
Un altro raro 45 giri in italiano
















Il suo primo successo svedese fu "Tror Du Jag Ljuger" nel 1961, quando aveva solo 15 anni. Le sue canzoni hanno raggiunto il primo posto in classifica per 5 volte in 3 paesi differenti : una volta in Danimarca, due volte in Svezia e due in Germania dove, nel 1965, il suo singolo "Ich Will 'nen Cowboy als Mann" superò nelle vendite, un milione di copie che le consentirono di conquistare un Disco d'Oro.
Gitte detiene un altro piccolo record avendo rappresentato due differenti paesi all'Euro Song Contest : la Danimarca nel 1962 con la canzone "Jeg Snekker med mig Selv", squalificata ed esclusa dalla competizione a causa del compositore Sejr Volmer-Sørensen che aveva fischiettato il motivo della canzone prima dell'esibizione nel ristorante dell'Albergo che li ospitava. Nel 1978 tentò di rappresentare nella stessa manifestazione, il Lussemburgo con la canzone "Rien qu'un Femme" ma, all'ultimo momento, fu sostituita dal gruppo Baccara.
Negli anni '70 la sua popolarità, non solo come cantante, era all'apice. Interpretò alcuni film e partecipò a numerosi show televisivi in Svezia, Germania e Danimarca. Contemporaneamente continuò la sua carriera di cantante incidendo numerosi classici americani e affermandosi anche come cantante jazz. Nonostante la buona qualità del suo repertorio alla fine degli anni '70 il suo successo cominciò a declinare senza più raggiungere le vette degli anni '60 e della prima metà degli anni '70. Ad ogni modo in Germania la sua popolarità rimase notevole e qualche pezzo entrò nelle chart tedesche fino alla metà degli anni '80. Fra il 2004 e il 2006 tornò sulle scene assieme ad altre due cantanti scandinave, Wenche Myhre e Siw Malmkvist con una tourné di gran successo e un CD dal vivo che entrò nelle classifiche tedesche.
Per quanto riguarda le cover svedesi di canzoni italiane, Gitte ne incise tre : "Glöm Bort i Morgon", versione svedese di "Forget Domani" composta da Riz Ortolani e interpretata dalla follonichese Katyna Ranieri e che era il Lato B di un 45 del 1965. Le altre due sono incluse entrambe in un 45 giri del 1969 e sono, rispettivamente, "En Sån Jätterskön Dag", cover di un pezzo dei Brutos intitolato "Con due occhi così" e, sul Lato B "Att Leva", cover di "Azzurro" di Adriano Celentano.





"Glöm Bort I Morgon"
(Forget Domani)
Il 45 con "Forget Domani"












Il 45 giri di Gitte Haenning con
 "En Sån Jätterskön Dag" (Con due occhi così) e "Att Leva"(Azzurro)



Brutos
"Con Due Occhi Così´"



Adriano Celentano
"Azzurro"
















Inger Berggren





La carriera artistica di Inger Berggren (Stockholm, 23 Febbraio 1934), ha avuto i suoi momenti migliori durante gli anni '50 e la prima metà degli anni '60. Fu la cantante solista di alcune grandi orchestre svedesi, in gran voga in quegli anni, esordendo con quella di Thore Swanerud, per continuare con Thore Ehrling, Simon Brehm e Göte Wilhelmsson. I suoi successi più significativi sono entrambi del 1962, "Sol och Vår", con la quale rappresentò la Svezia all'Euro Song Contest tenutosi in Lussemburgo e piazzandosi al settimo posto e "Elisabeth Serenad".
A parte alcune incisioni di canzoni italiane degli anni '50 che verranno trattate in un apposito post di questo Blog, le cover italiane degli anni '60 sono due : "Non Dimenticar", canzone storica del 1952 che ha avuto molti interpreti e che era uno dei cavalli di battaglia di Flo Sandon's, interpretata anche da Nat King Cole ma che, Inger Berggren, incise in svedese nel 1960 mantenendo il titolo originale e che faceva parte di un EP. A dire il vero la versione italiana venivano venduta anche con un titolo alternativo e cioè "T'ho voluto bene". L'altro cover italiana è "Tänk Ej Mer På Mej", che non è altro che "Non Pensare a Me" di Claudio Villa, del 1967.
Da ricordare che Inger Berggren è la madre dell'attrice Gunilla Röör.










EP"Non Dimenticar"
Katyna Ranieri
"T'ho Voluto Bene (Non dimenticar)"













"Tànk Ej Mer På Mej"
cover svedese di "Non pensare a Me"





Copertina alternativa di "Non Pensare a Me"
Il Reuccio con un suo grande successo

















Inger Öst




Lilian Inger Elisabeth Öst Hellström (Fuxerna, 1 Febbraio 1949) proviene da una famiglia di musicisti.  Lo era suo padre (che era anche un falegname), Sigurd Nilsson mentre suo nonno, Jon-Erik Öst, era un famoso violinista. Sua madre, Anna Öst, era una cantante e proprio con lei, all'età di 10 anni, iniziò ad esibirsi cantando il fine settimana. Vista l'età, in seguito, fu necessaria una speciale deroga per permetterle di cantare assieme al gruppo Family Four. La sua carriera da solista ebbe inizio alla fine degli anni '60 e nel 1969 partecipa all'Euro Song Contest con la canzone "Du ser mig inte"e vi fece ritorno cinque anni più tardi con il pezzo "En Grön Dröm om Mej". Negli anni '70 si esibì con Siw Malmkvist e Marie Bergman. Diversi suoi pezzi sono entrati nella Svensktoppen e,il singolo "Rör Vid Mej" del 1973, vi sostò per 19 settimane senza raggiungere mai la prima posizione. Assieme a Diana Nuñez e Anita Strandell formò il gruppo Tre Damer esibendosi in teatri e locali di cabarét al fianco di famosi artisti come Cornelis Vreeswijk, Jan Malmsjö, Tommy Körberg e Loa Falkman. Da segnalare anche alcune esperienze in campo teatrale.
La sua unica cover italiana, del periodo '60-'69 è un pezzo del 1968 di Elio Gandolfi intitolato "La Vita", portata al successo anche da Shirley Bassey e che, in svedese, è intitolata "Älska Livet".





Il Disco con la versione italiana originale
Älska Livet, la cover svedese de "La Vita"





Marianne Kock







Marianne Kock Nilsson (Karlskrona, 1 Settembre 1939) inizia a cantare da giovanissima assieme alla Sonney Orchestra con la quale si esibisce nelle località del sud della Svezia. Nel 1960, riuscì a vincere un concorso a Nalen, che le permise di sottoscrivere un contratto con la Philips e, proprio nello stesso anno, esce il suo primo disco intitolato "Tom Pilibi". Per un breve periodo di tempo diventa la vocalist della orchestra di Sven-Ingvar. Raggiunta la popolarità, continua la sua carriera da solista con crescente successo e, nel 1967, partecipa al Melodifestivalen con la canzone "Men Vara Du Endast En Visa". Dieci sue canzoni sono riuscite ad entrare nella Svensktoppen fra le quali "Ge Mej Tro, Ge Mej Hopp, Ge Mej Kärlek", "Vackra Sagor Är Så korta", "Sommarsol och Sommarvind" e "Om Hela Världen Sjöng en Sång".
Riesce ad avere successo anche nei paesi dell'est europeo tanto che effettua alcune tourné nell'ex Unione Sovietica, in Polonia e nella vecchia DDR.
Numerose le sue apparizioni televisive in molti show di successo degli anni '70, periodo nel quale Marianne entra a far parte del gruppo Tre Profiler. Ha continuato in seguito a cantare come solista e in duo assieme a Ole Moe. Recentemente ha suonato con il cantante Christer Peters e anche con una jazz band di Stoccolma.
Per quanto riguarda le sue cover italiane nel periodo '60-'69 se e contano quattro :
nel 1965 troviamo "Farväl Lilla Vän", cover de "Il Silenzio" di Nini Rosso, al quale farà seguito, nel 1966, "Vackra Sagor Är Så Korta" che ebbe un ottimo successo e che era la cover di "Io Che Non Vivo" di Pino Donaggio. Del 1967 sono le ultime due che sono, rispettivamente "Mer", cover di "Ti Guarderò nel Cuore" del maestro Riz Ortolani, cantata da sua moglie, Katyna Ranieri e, infine, "Du Är Allt", ovvero "Una moglie Americana" di Nino Oliviero che la compose per il film omonimo interpretato da Ugo Tognazzi.





"Il Silenzio" di Nini Rosso
"Farväl Lilla Vän"
(Il Silenzio)


"Vackra Sagor Är Så Korta"
(Io che non vivo)
Pino Donaggio
"Io Che Non Vivo"



"Mer"


Katyna Ranieri
"Ti Guarderò Nel Cuore"







EP con "Du Är Allt"
(Una moglie Americana)
La colonna sonora di Nino Oliviero
















Britt-Mari Anderzon




Le notizie biografiche (e non solo) di questa cantante svedese, rimangono un piccolo mistero, essendo praticamente irreperibili anche nella Rete. Posso solo segnalare questa cover intitolata "Atchi-Atchi-Atchi", cover di una canzone firmata dal maestro Franco Bracardi e Sergio Bardotti e interpretata da Wilma Goich, intitolata "Baci Baci Baci", la stessa che Ewa Roos aveva inciso con il titolo "Toppen Toppen Toppen" 




"Atchi-Atchi-Atchi"
(Baci Baci Baci)



"Baci Baci Baci"
Copertina piuttosto rara
"Baci, Baci, Baci"



















FINE SECONDA PARTE - CONTINUA



VIDEO

Marianne Kock
"Farväl Lilla Vän"