Oltre un secolo di cover e canzoni che uniscono Italia e Svezia
venerdì 8 agosto 2014
Quando Frida cantava Orietta Berti. Le Cover italiane della "Prinsessa" degli ABBA
Il successo e la popolarità degli ABBA, in Italia, sono
stati sicuramente inferiori a quello che i quattro svedesi, hanno riscosso in molti
altri paesi. Intendiamoci, stiamo parlando pur sempre di numeri notevoli sia in
termine di vendite che di appassionati. Ma proprio negli anni del massimo
splendore del gruppo è significativo il fatto che nei 5 grandi tour che hanno
caratterizzato la storia della band svedese, mai fu inserita una data italiana.
Inoltre va detto che il pubblico italiano ben poco conosceva delle carriere dei
quattro componenti, al di fuori del gruppo e che pure erano state rilevanti.
Personalmente ero affascinato dalle loro canzoni, sarà anche
perche il mio papà, nella sua cara Simca 1000 color sabbia, aveva uno stereo 8
con tutti i loro grandi successi di quegli anniche hanno fatto da colonna sonora a tante domeniche fuori porta della
mia famiglia. E poi quella partecipazione all’Euro Song Contest del ’74,
rimasta scolpita nella mia memoria di quattordicenne, rimane uno dei ricordi
indelebili della mia adolescenza, la cui attenzione era catturata, soprattutto,
dalla bionda Agnetha, tanto che, per molto tempo, mi sono chiesto che ruolo avesse
l’altra presenza femminile del quartetto, quasi un elemento complementare
all’alchimia del gruppo. Un pò lo stesso compito che aveva, per alcuni, Ringo
Starr nei Beatles. Ma mi sbagliavo.
Quando ho cominciato ad interessarmi alla carriera di Frida
è stato come riscrivere la mia personale storia degli ABBA, è stato un pò come
ridare a Cesare quel che è di Cesare. Frida non solo è una grande cantante ma,
fra i quattro componenti del gruppo, è quella che sicuramente possiede la
migliore tecnica canora ed è quella che, fra i quattro, ha ottenuto
singolarmente il successo internazionale più rilevante grazie all’album
prodotto da Phil Collins nel 1982 “Something’s goin’on” dal quale fu tratto il
singolo “I know there’s something goin’on” che entrò nelle classifiche di mezzo
mondo.
Anni-Frid Synni Lingstad o più semplicemente Frida, nacque a
Ballangen, un sobborgo appena fuori Narvik, in Norvegia, il 15 Novembre del
1945. Era il frutto di una relazione adulterina fra sua madre Synni Lyngstad,
norvegese, e Alfred Haase, soldato tedesco della Wehrmacht facente parte delle
forze di occupazione naziste della Norvegia.
La madre di Frida, la norvegese Synni Lyngstad
Il padre di Frida, il soldato tedesco Alfred Haase
Alla fine della guerra, come in
tanti altri paesi che avevano conosciuto l’occupazione delle forze germaniche
Anni-Frid all'età di 11 anni
(Italia compresa), per molte donne che avevano avuto relazioni con il “nemico”
sfociate spesso in maternità, le cose si misero male e le cronache dell’epoca
sono piene di episodi cruenti, rappresaglie e vessazioni di ogni tipo. In
Norvegia la sorte che aspettava “i figli della colpa” era, nel migliore dei
casi, la chiusura in un collegio dove venivano dimenticati da tutti ma, nei
casi peggiori, si arrivò persino a rinchiudere bambini dentro sanatori per
malati mentali. Da qui la decisione di madre e nonna di andare in Svezia, per
evitare qualsiasi tipo di problema e mettere in salvo la piccola Frida. La
famiglia si stabilì a Torshälla, nel comune di Eskilstuna. Ma a soli due anni,
Frida conobbe la prima di una serie di tragedie famigliari che hanno
contraddistinto la sua vita. Perse, infatti,
sua madre Synni e di lei si prese cura sua nonna. A Frida non viene raccontata la verità riguardo alle sue origini, le viene infatti detto che, suo padre, è morto in guerra nell'affondamento della sua nave. Ma nel 1977, la rivista tedesca Bravo, pubblica la vera storia e notizie sul soldato Haase, ancora vivo e vegeto nella sua madrepatria. In questo modo incredibile e grazie a questa rivista, trentadue anni dopo, Frida può riabbracciare suo padre.
Nel 1977 la rivista tedesca "Bravo"svela le vere origini di Anni-Frid Lyngstad
Frida e suo padre Alfred
Il ricongiungimento fra Frida e suo padre
Molte riviste pubblicarono i resoconti degli incontri di Frida e suo padre
Tornando alla sua adolescenza, a soli 11 anni, si esibisce per la prima volta davanti a un
pubblico e a 13 anni aveva già avuto occasione di cantare in alcune band
locali, cosa che fu resa possibile nascondendo la sua vera età, visto che il limite
era di 16 anni. Passata a band più importanti che suonavano jazz, nel 1958,
conobbe il suo primo marito, Ragnar Fredriksson con il quale forma la “Anni
Frid Four” e, nel 1963, i due convogliano a nozze. Nonostante la nascita di due figli,
qualche anno dopo, la coppia divorzia.
Frida vince il primo premio al concorso pr voci nuove "Hylands hörna"
Il 1967 è un anno di svolta per Frida.
Partecipa a un concorso televisivo per voci nuove della TV svedese, Chiamato "Hylands hörna", presentando la cover in svedese di una canzone
italiana del cantante Gian Costello “Weekend in Portofino”, portata al Disco
per l’estate del 1964 con scarso successo, che diventa così
“En ledig dag” con la quale vince il concorso. Il primo premio consiste in una
apparizione televisiva in concomitanza con il giorno dello "svenska
högertrafikomläggningen", ovvero la conversione del traffico automobilistico in
Svezia da sinistra a destra, avvenuta alle 05,00 di Domenica 3 Settembre 1967.
Domenica 3 Settembre 1967 : il giorno dello "svenska högertrafikomläggningen", ovvero il cambio del senso di marcia, da sinistra a destra sulle strade svedesi
“En Ledig Dag” è il primo disco di Frida su etichetta EMI. Nel 1969 partecipa
al Melodifestivalen piazzandosi al quarto posto con la canzone “Härlig är vår
jord”.
Frida si esibisce in molti night club dove incontra Benny
Andersson con il quale si lega sentimentalmente. Segue una tournè con Benny e
il pianista Charlie Norman assieme al gruppo degli Hep Stars.Ma il destino sta gettando le basi di quello
che diventerà il fenomeno musicale degli anni 70. Frida e Benny assieme a
Agnetha Fältskog e Björn Ulvaeus formano il gruppo chiamato Fästfolket,
praticamente la prima formazione dei futuri ABBA.
Al culmine del successo con gli ABBA,
Frida e Benny coronano la loro unione sposandosi il 6 Ottobre 1978 ma, dopo
soli 3 anni, nel 1981 la coppia divorzia. Di lì a poco gli ABBA si sciolgono
anche se la cosa non è mai avvenuta in maniera ufficiale.
Il più grande successo individuale internazionale
Frida continua la sua carriera da
solista che non si è mai interrotta nemmeno negli anni del sodalizio artistico
con gli ABBA, raggiungendo un successo individuale che nessuno degli altri
componenti del gruppo riuscirà ad eguagliare. Sotto la sapiente guida di Phil
Collins, la sua “I know there’s something goin’on” è un hit di successo in
tutto il mondo. Seguono alcune collaborazioni di prestigio con lo stesso Phil
Collins ed altri artisti. Frida si rivede saltuariamente in occasione di celebrazioni
legate al musical dedicato al gruppo degli ABBA e, nel febbraio 2005, dopo
tanti anni, i 4 ABBA appaiono per la prima volta assieme a Stoccolma in
occasione dell’inizio delle rappresentazioni del musical a loro dedicato, in
Svezia.
Dopo l’uscita dell’album Shine nel 1984 Frida
scompare, per molto tempo, dalle scene per farvi ritorno solo nel 1996 con un
album destinato solo al mercato svedese. L’ultimo colpo di coda avviene nel
2004 quando con Jon Lord, mitico componente dei Deep Purple, incide "The Sun will shine again"
"The Sun Will Shine Again"
Jon Lord (ex Deep Purple) & Frida
La vita privata di Frida continua però
a riservarle tragici momenti. Nel 1998 sua figlia, Lise-Lotte Casper, muore
tragicamente in un incidente stradale e, dopo meno di due anni, perde anche il
suo terzo marito il nobile Heinrich Ruzzo Prinz Reuß von Plauen colpito da un
male incurabile a soli 49 anni.
Dopo questi tragici avvenimenti e dopo
il disco inciso assieme a Jon Lord (2004), Frida si allontana definitivamente
dalle scene. Anni-Frid, Prinsessa av Reuss, Grevinna av Plauen, (titolo nobiliare ereditato da il suo ultimo marito), stabilisce la sua residenza in Svizzera, a Zermatt e si dedica ad
attività legate al volontariato e a iniziative benefiche.
LE COVER ITALIANE
Nel 1967, come già detto nella biografia della cantante, Frida si aggiudica la vittoria nella competizione per voci nuove organizzato dallo show televiso Hylands Hörna, dove si esibisce con una canzone "En Ledig Dag" che è la cover di un disco che partecipò al Disco er l'Estate del 1964, "Weekend in Portofino" di Gian Costello, interprete sicuramente di secondo piano nel panorama musicale italiano dell'epoca. Stranamente questa å una cover spesso dimenticata anche da alcuni siti italiani dedicati ai "Fab Four" svedesi.
Gian Costello : "Weekend in Portofino"
Frida e la sua cover"En Ledig Dag"
Il disco inciso su etichetta EMI
Un altro successo della manifestazione Un disco per l'Estate, ma questa volta del 1969 viene proposta a Frida. La canzone è "Non illuderti mai" di Orietta Berti, che viene tradotta in Svedese con il titolo "Mycket Kär" e incisa nel 1969. Il successo è grande.
Orietta Berti "Non Illuderti Mai"
Lo spartito del disco
Altra copertina per "Non illuderti mai "
La bella copertina di "Mycket Kär"
Il retro copertina e il vinile di Mycket Kär
Nel 1972 l'attrice/cantante Loretta Goggi pubblica uno dei suoi successi musicali "Chi salta il fosso", un motivo molto orecchiabile che cattura l'attenzione del "solito" Stikkan Anderson che ne fa una versione svedese affidata a Frida dal titolo "Man vill ju leva lite dessemellan" che diventa il secondo disco di Frida a raggiungere il primo posto nella Svensktoppen nel 1972.
Il Lato B del 45 giri è anch'esso costituito da una cover, una bellissima versione di "Principessa" di Gianni Morandi, dal titolo "Ska man skratta eller gråta"
Loretta Goggi "Chi salta il fosso"
Gianni Morandi "Principessa"
Frida "Man vill ju leva lite desssemellan" copertina blu......
....e copertina rossa
Il retro copertina di "Man vill ju leva lite dessemellan"
Label "Polar" del disco
Nel 1975 viene pubblicato l'album "Frida Ensam" che, fra i titoli del disco contiene anche due cover di altrettanti brani italiani : la prima è "Aldrig mej", cover di "Vado via", pezzo portato al successo in Italia, e non solo, da Drupi. La seconda canzone contenutavi è "Ett liv i solen", cover (udite udite !) del successo senza tempo dei Cugini di Campagna, "Anima mia". Nel 2005 l'album venne ripubblicato in formato CD in edizione rimasterizzata ed aveva, come tracce aggiuntive, anche "Man vill ju leva lite dessemellan" e"Ska man skratta eller gråta".
L'Album "Frida Ensam"
Drupi : "Vado via"
Stessa copertina per "Vado via" con piccole differenze. Probabilmente stampa francese.
"Vado via" su etichetta AM
I Cugini di Campagna - "Anima Mia"
"Anima Mia" con differente copertina
La mitica etichetta PULL, label dei primi "Cugini di Campagna"
"Ett Liv I Solen"
"Ett Liv I Solen" con copertina fotografica
Il disco su etichetta POLAR
VIDEO
En Ledig Dag (Weekend in Portofino)
Mycket Kär (Non illuderti mai)
Man Vill Ju Leva Lite Dessemellan (Chi salta il fosso)
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