sabato 9 agosto 2014

Questa è la storia di una di noi. Anna - Lena Löfgren e la sua cover del "Ragazzo della Via Gluck"



Nella memoria collettiva di noi Italiani, "Il Ragazzo della Via Gluck" occupa uno spazio importante. Innanzi tutto l'interprete è quel furbacchione di Adriano Celentano, un monumento della Canzone Italiana, bravo a far sue tematiche di stampo ecologiste in un periodo nel quale non tanti prestavano attenzione a questo genere di cose. Eppure la canzone conobbe l'onta della eliminazione, da parte delle giurie, nella prima serata del Festival di Sanremo del 1966 ma, evidentemente, l'impressione che aveva lasciato alla maggior parte degli Italiani che l'avevano ascoltata, fu molto profonda.



Dalla eliminazione Sanremese alle classifiche di tutta Europa

L'etichetta CLAN


La vecchia casa di Adriano Celentano, al 
numero 14 di via Gluck a Milano












Il pezzo divenne presto una hit che sbaragliò le nostre classifiche di vendite, tanto che il pezzo piacque anche all'estero, fino ad essere adottato da cantanti di primo piano che ne fecero versioni di grande successo nei loro paesi di origine, prime fra tutte Francoise Hardy che, con testo di Eddy Marnay, incise "La Maison ou j'ai grandi". Il testo francese, pur mantenendo una certa attinenza a quello italiano, perde completamente la connotazione ecoligista che, invece, torna ad essere protagonista nella versione inglese della cantante Verdelle Smith e intitolata "Tar and cement".


Le numerose stampe della cover di Francoise Hardy




















La cover inglese di Verdelle Smith


Verdelle Smith e la versione in inglese
de "Il Ragazzo della Via Gluck"
L'etichetta del disco
Raccolta Antologiga



Lyckliga Gatan

Ma la cover che ha la storia più interessante è sicuramente quella svedese, interpretata da Anna-Lena Löfgren e intitolata "Lyckliga Gatan".
Scritta da Britt Lindeborg, una sorta di versione svedese in gonnella del nostro Mogol, Lyckliga Gatan (che, in svedese significa "Via della Felicità") è la vera storia di questa strada, realmente esistente  ad Hagalund, nell'abitato di Solna, a Nord di Stoccolma, dove per far spazio ad alcuni casermoni popolari, nel 1960 furono abbattute alcune casette appartenenti a famiglie di operai. Da una ricerca effettuata dal mio amico Daniel Alzén, consultando alcune carte della zona risalenti agli anni '60, abbiamo potuto trovare l'esatta ubicazione dei posti della canzone che si trovano fra i quartieri di Hagalund e Råsunda.



Britt Lindeborg sembra indicare a Anna - Lena Löfgren
la Via della Felicità




Gli stessi palazzi della foto di sopra come appaiono oggi, visti
dalla Frösundaleden tra Hagalund e Råsunda




Il testo somiglia molto a quello di Celentano e diciamo che ha una certa attinenza filosofica.
Fatto sta che, questa versione, fece irruzione nella classifiche Svedesi (Svensktoppen) per sostarvi ben 14 settimane, dal 10 Dicembre 1967 al 10 marzo 1968 e il successo fu tale che, ben presto, si estese alla vicina Norvegia. Il pezzo fu premiato con il Disco d'oro in Svezia e con quello di platino e di diamanti in Norvegia ed entrò, con grande forza nel cuore di tutti gli Svedesi diventando un vero e proprio "evergreen", ripreso da altri artisti come Lotta Engbergs Orkestra, Trio me' Bumba, Nisse Hellberg, Thorleifs, Cajsa Stina Åkerström e, persino, una versione recentissima della vincitrice dell'Eurofestival 2012, Loreen, che ne ha inciso una particolare versione in collaborazione con Governor Andy.
Una curiosità : molti Svedesi ignorano che Lyckliga Gatan è una cover e, in qualche caso, viene addirittura indicata come originale, la versione francese di Francoise Hardy "La Maison ou J'ai Grandi".


Anna - Lena Löfgren


Anna - Lena Löfgren
Anna - Lena Löfgren era nata a Stoccolma il primo Maggio del 1944 ed è stata una delle cantanti svedesi più popolari di sempre. Il suo esordio risale al 1950 quando partecipa a un programma radiofonico per bambini intitolato Barnens brevlåda. Cinque anni dopo viene notata dal cantante rock dei Rock-Olga in un locale notturno di Stoccolma. E' il preludio al successo discografico che si concretizza nel 1962 con il singolo "Regniga natt" superando le 100.000 copie vendute aggiudicandosi il Disco d'Oro e i vertici delle classifiche dei dischi svedesi.  Negli anni che vanno dal 1962 fino al 1995, è riuscita a portare per più di quaranta volte, un suo disco nella Svensktoppen. Molti dischi di successo la resero popolare anche fuori dei che confini nazionali e prettamente scandinavi, raggiungendo picchi di notorietà notevole in Germania. Ma il suo nome rimarrà indissolubilmente legato a "Lyckliga Gatan" che come già detto precedentemente, le fruttò un altro disco d'oro in patria e di platino e diamanti in Norvegia. Incise anche una versione in tedesco intitolata "Immer am Sonntag".



Il 45 giri che vinse il Disco d'Oro
Retro copertina e Label del 45


La versione tedesca 
Stesso disco, stesso numero di catalogo, differente copertina.
Un'altra stampa tedesca della cover del ragazzo dela via Gluck


















 Nel 1980, tornata a Stoccolma, prese casa proprio in quella strada che l'aveva resa famosa, in Lyckliga Gatan, dove visse fino alla fine dei suoi giorni. Di lei si ricordano due partecipazioni al Melodifestivalen, nel 1963 con il pezzo "Säg Varför" e nel 1968 con "Jag Vill Tro". Il suo ultimo successo a entrare in classifica è "Vàlkommen till Pireus" nel 1995. Nel 2005 si ritirò dalle scene e dopo pochi anni morì,  il 21 maggio del 2010.



Anna - Lena in una foto degli ultimi
tempi, prima della sua morte




VIDEO


Il video con la versione svedese




Video con la versione in Tedesco








 son og

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